Il metodo giapponese per avere piante sempre in fiore

Il Giappone è sicuramente molto famoso per la sua profonda connessione con la natura. Infatti, ad esempio la fioritura dei ciliegi è diventato un vero e proprio simbolo nazionale, il quale è celebrato con dei rituali antichi e una partecipazione collettiva.in questo articolo quindi andremo a scoprire quale metodo utilizzano i giapponesi per ottenere delle piante sempre in fiore.

Qual è la tecnica utilizzata dai giapponesi?

In Giappone, il giardinaggio è sicuramente molto vissuto ed è visto come una forma di meditazione, infatti prima ancora di andare ad intervenire con le innaffiature, le concimazioni o anche le potature si va ad osservare la pianta. Infatti, l’osservazione consapevole permette di andare a notare dei segnali precoci di stress o benessere.

Ad esempio, bisogna notare il colore delle foglie, la presenza di insetti utili o dannosi e anche la crescita dei germogli. E quindi opportuno ogni giorno dedicare qualche minuto ad osservare la pianta stessa. Guardate quindi vicino alle foglie, i fusti, i fiori e il terriccio, in questo modo imparerete a leggere i loro segnali.

Alla base della cultura botanica giapponese si cela sicuramente un approccio paziente e rispettoso verso le piante, fondato ovviamente su sull’osservazione, l’equilibrio e la cura costante. Si tratta di un modo di coltivare molto semplice ma profondamente efficace che viene ad oggi riscoperto anche in Occidente. Andiamo quindi a vedere come continuare.

Come eseguire la tecnica giapponese

Uno dei principi cardini del metodo giapponese è sicuramente la moderazione, infatti esse non devono mai essere troppo inzuppate ma neanche lasciate completamente a secco. Infatti, l’acqua si deve andare a somministrare solo quando serve e sempre con la giusta attenzione. È consigliata anche l’utilizzo dell’acqua piovana rispetto a quella del rubinetto.

Per capire effettivamente quando innaffiare le proprie piante, andate ad infilare un bastoncino di legno nel terreno e controllate se esso rimane umido all’interno, infatti, solo quando esso sarà asciutto arriverà quindi, il momento di innaffiare. Nel metodo giapponese la potatura non è mai drastica o causale, infatti si tratta di un’azione calibrata.

La potatura infatti deve essere fatta con dei gesti ben precisi e che rispettino la forma naturale della pianta. I giardinieri giapponesi infatti seguono il principio del meno è meglio, andando quindi a rimuovere solo ciò che ostacola la crescita armoniosa, ovvero quindi le foglie secche, i rami mal diretti o anche i fiori appassiti.

Altri consigli per effettuare il metodo giapponese

Un altro aspetto molto importante del metodo giapponese è la fertilizzazione leggera ma costante, preferibilmente con dei concimi naturali. Infatti, gli agricoltori giapponesi tendono a prediligere delle soluzioni organiche, come ad esempio il compost, il bokashi, ovvero una miscela fermentata di materiale organici o anche i fondi del tè e del caffè.

Ogni due settimane, quindi andate a fornire un fertilizzante delicato, il quale deve essere ricco di potassio e fosforo per andare a stimolare la fioritura. Cercate però di evitare gli eccessi di azoto, dato che esso va a favorire le foglie ma non i fiori. Le piante sono quindi parte dell’ambiente e dell’energia della casa o del giardino.

Quindi è importante assicurare loro la luce naturale sufficiente, infatti è opportuno un’esposizione corretta, una buona ventilazione e una pulizia dello spazio circostante. Infatti un ambiente ordinato e armonioso va a favorire anche la salute della pianta stessa.per fare ciò quindi andate a ruotare periodicamente i vasi, affinché tutte le parti della pianta ricevano la luce.

A cosa fare attenzione

Anche se può sembrare abbastanza strano, in Giappone è diffusa l’abitudine di parlare con le piante. Infatti, non si tratta solo di un gesto poetico ma è un modo per andare a sviluppare attenzione e presenza. Alcuni studi infatti, suggeriscono che le vibrazioni sonore possono avere un effetto positivo sulla crescita vegetale.

Il metodo giapponese insegna anche a rispettare i cicli naturali, adattando quindi le cure al periodo dell’anno. Ad esempio, in primavera si va a stimolare la crescita mentre in estate si sostiene l’energia della pianta, in inverno si va a preparare il riposo e in autunno si osserva e si protegge.

È importante quindi non forzare mai la fioritura fuori stagione ma andare ad assecondare il ritmo naturale delle piante va a favorire una salute duratura e delle fioriture più generose nel tempo. Quindi, il metodo giapponese per avere delle piante sempre in fiore non si basa su miracoli, ma su attenzioni costanti, piccoli gesti quotidiani e rispetto per la natura.

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