
Abbiamo l’abitudine di guardare alle aiuole come un elemento ornamentale sì, ma spesso semplicemente verde o con quei tipici colori spenti e poco raffinati verso i quali spesso nemmeno ci avviciniamo nemmeno più di tanto. Ecco che invece sto per presentarti un’idea nuova, sicuramente migliore e più innovativa.
Un piccolo miracolo ricco di colore
Da qualche tempo a questa parte sta prendendo piede l’idea che sicuramente potrebbe cambiare il nostro modo di vedere e di approcciarci alla realizzazione di un verde esterno attraverso la realizzazione di aiuole fiorite e che potrebbero colorare i nostri giardini privati, o anche arricchire quelli cittadini, dei parchi.

Non si tratta di esperimenti, ma di dati di fatto, perché, se ci pensi bene, quello che effettivamente va cambiando è il nostro rapporto con il verde, non più solo brillante e intenso, ma adesso arricchito da elementi raffinati, con i colori che più ci piacciono, dei fiori che più preferiamo.
E’ una questione di scelta personale, ma che sempre più spesso troviamo nelle nostre città, migliorando nettamente il rapporto con la natura e dando quel tocco in più all’atmosfera spesso forse troppo cupa della città, che cominciano adesso a rifiorire con colori e profumi intensi e raffinati. Ecco perché queste novità.
Il colore fa bene all’umore
E’ inutile girarci attorno: tutto quello che si colora ha un perché, e se è così ben delineato è perché, fondamentalmente, potrebbe portarci a guardare tutto con un occhio più intenso, più curioso, più invogliato a percepire la natura come qualcosa di incredibilmente strepitoso. Non si tratta solo di un elemento decorativo.

Il colore del resto fa bene. Aiuta a colorare la vita, ci dà gioia ed emana anche a tratti quel senso di serenità che ci rende felice, mentre ammiriamo scenari fioriti, attraverso delle aiuole rinnovate, che non sono semplicemente verdi, semplicemente aiuole. Adesso, si arricchiscono di due elementi: colore e profumo.
E poi, a fare la differenza, subentra un aspetto importante che ci porta a privilegiare quel fascino che alla fine un aiuola in città finisce per avere e per migliorare l’aspetto in generale dei parchi, spesso dimenticati un tempo, ma adesso sempre più valorizzati sotto ogni punto di vista.
Un cambiamento che parte dal basso
Quello che sicuramente cambia è che il cambiamento non parte più dall’alto, ma dal basso. A determinare questo nuovo modo di concepire la natura e la coltivazione è proprio il fascino insito in un’aiuola che non risente più di grandi cambiamenti ma che adesso finalmente ha un’eleganza maggiore, forse anche più raffinata.

Alle volte sono piccoli gruppi di cittadini che si cimentano in questa rivoluzione, cominciando anche dall’abbellimento degli ingressi ai palazzi o ai residence che diventano esplosioni di colore e di profumi, sempre in linea con quello che è il bisogno di avere il contatto con la natura anche in città.
Da questi piccoli esempi, i comuni prendono spunto e iniziano a lavorarci con l’intento di guardare a un vero e proprio cambiamento che sta rivoluzionando davvero l’aspetto cupo e tetro di città grandissime, dove solo il cemento aveva finito per prevaricare e che adesso risente di un netto stravolgimento.
Il bello da vedere anche in città
Il bello è tutto in città. Ed è questo il bisogno che spinge al cambiamento, il fatto di puntare proprio verso una trasformazione che non è più solo una risposta gentile ai problemi che si percepiscono e si avvertono in città. Ma è quel senso di appropriazione che la natura fa degli spazi verdi, che seppur piccoli si rivitalizzano nuovamente.

E mentre tutto questo piano piano prende forma, diversi studi psicologici ci fanno anche notare come vivere in ambienti colorati e curati possa portare a un netto calo dello stress e a favorire la socialità. Ma tutto sempre in funzione di quello che è l’effetto terapeutico che i fiori hanno sempre posseduto.
Oggi le aiuole sono progettate in modo anche più sostenibile. Si procede sempre cercare di creare anche micro-ecosistemi che permettano di pensare anche allo sviluppo intensivo di luoghi dove anche insetti ormai dati per spacciati possano ritrovare il loro habitat naturale, anche all’interno delle nostre caotiche e inquinatissime città.