Albero da frutto e rischio serpenti: ecco quale evitare in giardino secondo gli esperti

Gli alberi da frutto si configurano come assolutamente fondamentali per una questione produttiva, anche se i principali prodotti che sviluppano fanno naturalmente gola anche a diversi animali come i serpenti, categoria di rettili che in diverse situazioni potenziali possono essere in qualche modo influenzate ed essere attirate da alberi da frutto particolari.

Alberi da frutto “attira animali”

Esistono da milioni di anni ma gli alberi da frutto moderni sono ovviamente il risultato di secoli se non millenni di selezione da parte degli esseri umani, che hanno portato lo sviluppo dei prodotti frutticoli che ben conosciamo al giorno d’oggi. Ovviamente anche gli animali, inclusi quelli molto antichi come i serpenti si sono adattati.

Oggi il contesto della frutta coltivata, specialmente in nazioni che sono presenti in contesti ambientali e temperaturali molto favorevoli, è molto ricco di piante, ma questo ha portato tra le altre cose alcune problematicità, come la mancata compatibilità tra specie e la presenza eccessiva di alcuni animali, che vanno a rovinare i raccolti.

I rettili come possono essere ovviamente i serpenti, rappresentano una varietà molto comune in svariate parti del globo terraqueo, tuttavia in Italia le varietà principali conosciute sono essenzialmente due, non così pericolose per gli esseri umani.
Tuttavia anche queste tipologie di serpenti possono essere “moleste” ed attratte da alcune specie di alberi, in qualche modo.

I serpenti mangiano frutta?

I serpenti nella stragrande maggioranza dei casi non fanno ricorso alla frutta come cibo, almeno le due specie diffuse in Italia, che sono bisce e vipere: due “razze” di serpenti diverse per forma, presentano in realtĂ  una dieta composta principalmente da insetti e piccoli animali, sia mammiferi che altri rettili.

La frutta quindi non è generalmente sul loro menĂą, tuttavia può essere un elemento attrattivo per i rettili striscianti, specialmente durante le stagioni di maggior maturazione dei frutti, quindi durante l’estate, fino almeno alla prima metĂ  di settembre. Questo perchè i frutti se molto maturi, cadono e se non raccolti possono fermentare sul prato circostante.

Questo li porta a diventare elementi irresistibili per numerose specie di insetti ma anche di altri invertebrati come lumache oppure vermi, tutti questi si, parte della dieta sia di bisce che di vipere, che inevitabilmente sono maggiormente portati a stanziare o comunque preferire un ambiente ricco di frutta, seppur in modo indiretto.

Quale frutto “evitare”?

Generalmente i meli hanno una maturazione abbastanza lunga, quindi è difficile che un albero di questo tipo possa generare numerosi frutti senza che questi vengano in qualche modo raccolti. Da tenere d’occhio invece il pericolo attrattivo dei serpenti per altre tipologie di alberi da frutto come il susino ovvero una tipologia di prugna.

Il susino / prugna infatti tende a proseguire la maturazione anche una volta distaccatosi dal proprio ramo, quindi continua a maturare una volt che cade. Inoltre se le temperature sono mediamente calde e sufficientemente umide, in pochi giorni i frutti diventano estremamente dolci e zuccherini per gli animali che come detto, utilizzano per nutrirsi.

Naturalmente il problema non si pone se abbiamo sufficiente cura ed attenzione quindi rimuovendo i frutti ma anche altri elementi dal giardino, ed in tutta l’area dove sono presenti gli alberi da frutto. Elemento che interessa ogni pianta infatti ogni forma di “scarto” può essere elemento attrattivo per i rettili da giardino.

Serpenti in giardino: cosa fare?

Tenere ordinato il proprio giardino è il primo consiglio, sia dagli scarti come rami e frutti ma anche grosse pietre, accumuli di foglie cadute, oltre ad elementi artificiali.
Sdraio, casse di legno, e qualsiasi altro oggetto viene impiegato potenzialmente dai serpenti come elementi di “copertura”, essendo animali che sono alla costante ricerca di riparo.

Se “incontriamo” un serpente in giardino bisogna ricordarsi un elemento essenziale ovvero ogni forma di vita di questo tipo percepisce istintivamente la presenza umana come un pericolo ma tende allo stesso tempo a preservare la propria incolumitĂ  non attaccando ma trovando una via di fuga, quindi non è una buona idea attaccare o provare a spaventare direttamente l’animale.

Tra i due serpenti piĂą comuni, solo la vipera dispone di ghiandole velenifere nell’apparato boccale, anche se i casi di morsi fatali sono comunque circoscritti a pochi casi (sia vipere che bisce possono comunque mordere, causando infezioni).
Conviene invece stare lontani ai serpenti, battendo i piedi in terra, così da stimolare la loro fuga.

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