
Il desiderio di avere un prato verde e rigoglioso durante tutta l’estate è condiviso da moltissimi appassionati di giardinaggio. Tuttavia, le ondate di caldo e la scarsità d’acqua rendono sempre più difficile mantenere il prato in condizioni ottimali senza un’irrigazione continua, con conseguente aumento dei consumi idrici e dei costi. I vivaisti, però, conoscono alcuni trucchi professionali che permettono di ottenere un prato sano e verde anche nei mesi più caldi, riducendo drasticamente la necessità di irrigare spesso. In questo articolo scopriamo quali sono questi segreti e come applicarli nel proprio giardino.
La scelta delle varietà di prato più resistenti alla siccità
Il primo trucco fondamentale dei vivaisti è la selezione delle varietà di prato più adatte al clima caldo e alle condizioni di siccità. Non tutti i tipi di erba hanno la stessa resistenza alla mancanza d’acqua: alcune specie sono naturalmente più robuste e capaci di sopravvivere anche con poche irrigazioni.
Tra le varietà più consigliate troviamo la Festuca arundinacea, molto utilizzata nei vivai per la sua tolleranza al caldo e la capacità di sviluppare radici profonde. Anche la Zoysia japonica e il Cynodon dactylon (Bermuda grass) sono ottime scelte, in particolare per le regioni meridionali, grazie alla loro rusticità e alla crescita compatta. Queste varietà, una volta ben radicate, richiedono meno acqua rispetto ai tradizionali miscugli di erba inglese.
Per ottenere i migliori risultati, i vivaisti suggeriscono di seminare queste varietà in autunno o a fine inverno, così che abbiano il tempo di sviluppare un apparato radicale profondo prima dell’arrivo del caldo estivo. Un prato ben radicato sarà molto più resistente allo stress idrico e manterrà un aspetto verde più a lungo senza bisogno di irrigazione continua.
La preparazione del terreno: il segreto nascosto dei professionisti
Un altro aspetto spesso sottovalutato dai giardinieri amatoriali, ma ben noto ai vivaisti, è l’importanza della preparazione del terreno. Un suolo ben lavorato, arricchito e strutturato permette all’acqua di penetrare in profondità e di essere trattenuta più a lungo, mettendo il prato nelle condizioni ideali per resistere alla siccità.
Prima della semina o della posa del prato a rotoli, i vivaisti consigliano di lavorare il terreno fino a una profondità di almeno 20-30 cm, eliminando sassi, radici e residui vegetali. L’aggiunta di sostanza organica, come compost maturo o letame ben decomposto, migliora la struttura del suolo e la sua capacità di trattenere l’umidità. In terreni particolarmente sabbiosi, può essere utile aggiungere anche una percentuale di argilla per aumentare la ritenzione idrica.
Un altro accorgimento professionale è la pacciamatura organica. Dopo la semina, uno strato sottile di paglia o compost protegge i semi e il terreno dall’evaporazione eccessiva, favorendo una germinazione più uniforme e riducendo la necessità di irrigazioni frequenti nei primi mesi di crescita del prato.
Gestione intelligente dell’irrigazione: meno frequente, ma più efficace
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, irrigare il prato poco ma in profondità è molto più efficace che effettuare irrigazioni superficiali e frequenti. Questo è uno dei trucchi fondamentali adottati dai vivaisti per abituare il prato a “cercare” l’acqua in profondità, sviluppando radici robuste e resistenti.
Durante la stagione calda, è preferibile irrigare il prato al mattino presto, quando le temperature sono più basse e l’evaporazione è ridotta. Un’irrigazione abbondante ma non quotidiana (ad esempio 1-2 volte a settimana, a seconda delle condizioni climatiche e del tipo di suolo) favorisce la penetrazione dell’acqua negli strati profondi del terreno, dove le radici possono attingere anche nei giorni successivi.
Un altro trucco dei vivaisti è l’utilizzo di sistemi di irrigazione a goccia o di tubi porosi, che rilasciano lentamente l’acqua direttamente al livello del suolo, evitando sprechi e dispersioni. In alternativa, si possono installare sensori di umidità che attivano l’irrigazione solo quando il terreno ne ha effettivamente bisogno, ottimizzando ulteriormente i consumi idrici.
Manutenzione e cure estive: il ruolo del taglio e della fertilizzazione
La manutenzione estiva del prato gioca un ruolo decisivo per mantenerlo verde e sano durante le ondate di caldo. I vivaisti consigliano di aumentare leggermente l’altezza di taglio durante i mesi più caldi: un prato più alto ombreggia il suolo, riduce l’evaporazione e protegge le radici dal calore eccessivo.
È importante anche evitare di tagliare più di un terzo dell’altezza dell’erba in una sola volta, per non stressare ulteriormente il prato. Le lame del tagliaerba devono essere sempre ben affilate, per evitare di strappare e danneggiare i fili d’erba, aumentando il rischio di ingiallimento.
Infine, la fertilizzazione deve essere effettuata con criterio: nei mesi estivi è preferibile utilizzare concimi a lento rilascio, ricchi di potassio, che aiutano il prato a resistere meglio alla siccità e alle alte temperature. Evitare invece concimazioni eccessivamente azotate, che stimolano una crescita rapida ma rendono il prato più sensibile allo stress idrico.