Come proteggere le radici dal caldo estivo: la soluzione naturale degli agronomi

Se il caldo è un elemento indispensabile per la crescita delle piante, in particolar modo attraverso l’esposizione solare, quello eccessivo, e torrido tipico dell’estate può creare ingenti danni al nostro raccolto e portare anche delle condizioni di decesso di piante anche molto resistenti.
Come proteggere le radici delle nostre piante dal caldo forte?

La salute e funzione delle radici

Siamo naturalmente abituati a considerare le radici la parte “nascosta” ma non per questo sono da sottovalutare, anzi, tra le funzioni ne spiccano alcune di assoluta importanza, a partire da una di costituzione fisica, una forma di “ancoraggio” al terreno che garantire alla pianta, che si tratti di un fusto o un albero, una buona stabilità.

Attraverso le radici le piante sono portate a nutrirsi, assorbendo elementi dal terreno, ma anche attraverso l’umidità, quindi attraverso la pioggia e l’irrigazione.
Infine le radici hanno anche una funzione di regolarizzazione delle risorse, così da permettere alla pianta di andare incontro a periodi di minor abbondanza dei nutrienti.

Qualsiasi condizione come il forte caldo naturalmente compromette la funzione ma anche la salute dell’apparato radicale, condizione che è alla base della salute di ogni pianta, ed è ancora più importante da considerare come decisiva perchè le radici non si trovano praticamente mai alla vista ed è facile quindi dimenticarsene nella cura delle piante.

Proteggere le radici dal caldo

Una volta compresa l’essenzialità delle radici, è opportuno comprendere anche come ridurre l’impatto del caldo forte, condizione che parte dalla consistenza e dalla presenza del terreno che non dovrebbe mai essere troppo compatto, sia per un impianto da giardino così come per uno da vaso, altrimenti le radici non possono svolgere la loro funzione.

Per le piante installate in ambienti piuttosto grandi come aiuole, giardini oppure orti, prima dell’arrivo dell’estate è una buona idea concimare o fertilizzare, allo stesso tempo utilizzando strumenti da giardino come zappette, rastrelli e quant’altro così da far “arieggiare” il composto del terreno, favorendo quindi anche un rinnovo del substrato.

Le piante da vaso vanno naturalmente rinvasate mediamente ogni 2 – 3 anni, utilizzando un contenitore via via solo leggermente più grande di quello precedente, abbastanza da non tenere le radici in posizioni e condizioni troppo costrittive. Al momento del rinvaso conviene sempre controllare lo stato delle radici, eliminando quelle secche oppure marce con delle cesoie ben pulite e affilate.

Come irrigare

Naturalmente dare la giusta quantità di umidità sotto forma di acqua è indispensabile anche per mitigare gli effetti del caldo torrido, tuttavia è bene comprendere che in particolare in estate è bene ricordare l’importanza della quantità e della frequenza. Solitamente più grande e sviluppata e la pianta, può questo fattore va considerato.

In prossimità o presenza di caldo torrido è bene scegliere di dare una quantità abbondante di acqua alle piante, facendolo però a partire dalla metà del pomeriggio o al tramonto, così da ridurre l’evaporazione, e garantire una maggior continuità , ma è anche essenziale controllare la capacità drenante del terreno, uno troppo compatto non permette all’umidità di defluire, portando il marciume presso le radici.

In estate le radici sono maggiormente soggette al caldo tuttavia conviene sempre scegliere di irrigare non troppo spesso ma in modo abbondante in modo da consentire all’acqua di raggiungere interamente l’apparato radicale.
Ricordarsi di non utilizzare l’acqua troppo fredda, specialmente in estate, questo può indebolire le radici causa shock termico.

Sistema di protezione delle radici

Tutti questi accorgimenti sono indispensabili meglio ancora se sono sviluppati ancor prima che il caldo torrido possa fare danni, allo stesso modo sia per il forte caldo come per l’inverno è sempre più comune impostare un sistema di pacciamatura, che serve anche per proteggere il sistema delle radici ma non solo.

La pacciamatura non è altro che una sorta di “barriera” tra l’ambiente esterno e le radici. E’ possibile farlo impiegando materiali naturali come foglie secche oppure sughero avanzato o ancora segatura, da disporre sul terreno in modo adeguato ma non troppo costrittivo.
Esistono anche materiali sintetici traspiranti in grado di essere molto efficaci.

La pacciamatura serve ad evitare il propagarsi del caldo torrido ma anche per garantire un buon ricambio di temperatura, evitando quindi lo stress termico improvviso tra una stagione e l’altra; allo stesso modo non è mai utile coprire la sezione di terreno del tronco della pianta principale, deve fare da protezione vera e propria.

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