Non innaffiare le foglie con il sole diretto: ecco il rischio

Hai delle piante in casa o in giardino? Sai davvero come prendertene cura? Già perché quando abbiamo del verde nel nostro appartamento o nel nostro piccolo o grande spazio verde, pensiamo solo che ci sia bisogno di innaffiare la pianta o le piante in questione e poi non fare nient’altro. Ma c’è un errore comune che fanno tante persone: innaffiare le foglie con il sole diretto. Ecco cosa si rischia.

Perché innaffiare le piante

Le piante, per crescere sane e rigogliose, hanno bisogno di acqua, il loro primo nutrimento. L’acqua gliela forniamo noi con l’irrigazione oppure le raggiunge quando piove. Le radici hanno infatti bisogno di acqua per sostenere l’intera pianta portandola a dare foglie, fiori, e anche frutti. Inoltre, è proprio l’acqua che permette le funzioni vitali alle piante.

Per esempio la fotosintesi, il trasporto di sostanze nutritive e l’assorbimento dei minerali dal terreno. Se le piante non ricevono sufficiente acqua, allora potrebbero soffrirne fino a morire. Ma non possiamo pensare di irrigare le piante tutte allo stesso modo oppure tutte nello stesso momento. Molto dipende dalla specie in questione.

Dobbiamo infatti considerare aspetti come l’esposizione al sole, di quanta acqua ha bisogno per vivere (banalmente, le piante grasse hanno bisogno di meno acqua). Ci sono insomma diversi aspetti di cui dobbiamo tener conto per non compromettere la crescita e la vita stessa delle nostre piante. Tipo quando innaffiare e quando invece non farlo.

Quando innaffiare le piante: il mattino presto

I momenti della giornata migliori per innaffiare le piante sono il mattino presto. In questo modo permetteremo loro di crescere sane e forti. L’acqua avrà più tempo di penetrare nel terreno e raggiungere le radici prima che il sole inizia ad essere alto in ciel e forte. Quindi, meglio farlo prima delle 10.

L’acqua evaporerà lentamente e così le nostre piante ne avranno a disposizione per tutto il giorno. Questa pratica ci consente anche di evitare la proliferazione di muffe o di malattie. Soprattutto in estate, dovremmo farlo in questo momento della giornata. Innaffiare infatti le piante o meglio le foglie sotto il sole diretto, comporta un rischio assai elevato.

Infatti, le foglie bagnate attirano di più i raggi solari, che finirà per bruciarli letteralmente. La pianta ne soffrirà enormemente. Quindi prendiamo l’abitudine di innaffiare le piante al mattino presto oppure, come vedremo nel prossimo paragrafo, in un altro momento molto congeniale, ovvero di sera, dopo il tramonto. Ma mai farlo quando il sole picchia.

Quando innaffiare le piante: di sera

Un altro momento della giornata in cui possiamo innaffiare le piante è di sera. In questo modo potranno assorbire l’acqua necessaria gradualmente durante tutta la notte. Le piante poi potranno beneficiare di temperature meno elevate rispetto a quelle del giorno, e l’evaporazione sarà più graduale. Anche in questo caso, eviteremo malattie fungine.

Il fogliame infatti rimarrà asciutto più a lungo. Ma è bene non farlo troppo tardi, meglio solo un’ora dopo il tramonto. Questa pratica è congeniale soprattutto alle piante che richiedono un’irrigazione costante e regolare (per esempio i fiori o le piante da frutto). Quindi, irrigare di sera è consigliabile anche e soprattutto in estate.

Ma ricordiamoci che non sarà necessario fornire ulteriore acqua alle nostre piante quando c’è già stata pioggia o quando il terriccio è già bagnato. Quindi, soprattutto nelle stagioni fredde, controlliamo con la mano e facciamolo solo quando il terriccio è asciutto. Così eviteremo di irrigarla troppo creando ristagni che possono far marcire le radici.

Conclusione

Quando irrighiamo le piante, siamo sempre un po’ approssimativi, soprattutto se non abbiamo il pollice verde. Quindi, potremmo finire per far soffrire la nostra pianta e portarla anche a morire, specie se commettiamo l’errore di innaffiare le foglie sotto il sole diretto. Questa è una pratica assolutamente da non seguire.

Infatti, picchiando forte il sole, soprattutto in estate, finirebbe per bruciare le foglie e comprometterle, portando la pianta a soffrire, ed anche a morire. Per questo gli orari migliori della giornata per irrigare sono il mattino presto, così che l’acqua evaporerà lentamente e la pianta potrà averne per tutto il giorno.

Oppure di sera, un’ora dopo il tramonto (ma non di notte). Per via delle temperature meno alte, la pianta potrà assorbire l’acqua durante tutta la notte. Eviteremo così la formazione di muffa e il presentarsi di malattie fungine. Quando invece c’è stata pioggia, non sarà necessario irrigare ulteriormente anche per evitare ristagni di acqua e marciumi della radici.

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