Non usare fertilizzanti sintetici nel giardino biologico

L’agricoltura biologica e la cura di un giardino biologico si fondano su dei principi specifici, di rispetto dell’ambiente, ovviamente di sostenibilità, biodiversità e salute. Uno degli errori più comuni, spesso fatti per inesperienza è l’utilizzo di fertilizzanti sintetici anche in contesti naturali o bio. C’è però da dire che questi fertilizzanti chimici non sono compatibili con la filosofia del biologico.

Che cos’è un fertilizzante sintetico

I fertilizzanti sintetici o anche chimici sono dei prodotti industriali che si ottengono da composti inorganici o da processi chimici di sintesi. Questi prodotti contengono degli elementi nutritivi per le piante come l’azoto, il fosforo e il potassio e molto spesso si presentano in forme altamente concentrate e disponibili immediatamente.

Questi prodotti vengono molto utilizzati nell’agricoltura convenzionale perché vanno a garantire una crescita rapida e soprattutto visibile. C’è però da dire che questa spinta artificiale va a creare dei problemi per gli equilibri naturali.come stavamo dicendo questi fertilizzanti non sono compatibili con la filosofia del biologico e possono portare anche delle conseguenze negative a lungo termine.

Queste conseguenze possono toccare ad esempio il suolo, le piante, la fauna e anche la salute umana. Andiamo quindi a vedere nel dettaglio perché è importante andare ad evitare dei fertilizzanti sintetici in un giardino biologico andando quindi a scoprire quali sono i loro effetti nocivi e quali potrebbero essere delle alternative naturali da utilizzare.

Perché i fertilizzanti sintetici non si devono utilizzare nel biologico

L’agricoltura biologica esclude quindi l’uso di sostanze di sintesi, andando a privilegiare dei metodi naturali di nutrimento e difesa della pianta. L’obiettivo è di non andare ad alterare gli equilibri dell’ecosistema andando quindi a mantenere un solo vivo e fertile, ottenendo quindi dei prodotti sani e privi di residui chimici.

Utilizzare quindi un fertilizzante sintetico in un orto o anche in un giardino biologico può andare a contraddire questa imposizione. Per fare un esempio pratico è come andare a costruire una casa ecologica e poi riscaldarla con un generatore a gasolio, con le piante succede la stessa cosa, infatti il principio viene compromesso.

Ovviamente non si tratta solo di etica, ma i fertilizzanti chimici possono avere degli effetti negativi sulla salute del suolo ma anche sulle piante e sulla salute del essere umano, stare emotivo non ti dovrebbero utilizzare e sono fortemente sconsigliati. Andiamo quindi a vedere quali sono concretamente gli effetti negativi dei fertilizzanti chimici.

Quali sono gli effetti negativi dei fertilizzanti chimici

I fertilizzanti sintetici forniscono nutrienti alle piante in forma diretta ma non migliorano la qualità del terreno, al contrario infatti nel tempo lo vanno ad impoverire, andando ad uccidere la microflora benefica, vanno anche ad acidificare il pH e riducono anche la capacità del suolo di trattenere l’acqua e i vari nutrienti.

Molti fertilizzanti sintetici contengono sali che con un uso ripetuto si vanno ad accumulare nel terreno. Ciò causa una salinizzazione del suolo andandolo a rendere meno fertile e ostile per tantissime piante differenti. Inoltre, gli eccessi di fertilizzanti non assorbiti dalla pianta vengono dilavati dalle piogge e quindi tendono a finire nelle falde acquifere.

Ciò va a causare eutrofizzazione e contaminazione delle acque potabili. Ci sono quindi anche dei rischi per la salute umana, a causa di residui di nitrati o altri composti chimici che possono rimanere nelle verdure coltivate e quindi che arrivano alle nostre tavole. Alcuni di questi composti possono essere potenzialmente tossici, soprattutto in grandi quantità.

Alternative naturali al fertilizzante sintetico

Ovviamente, esistono molte alternative naturali, economiche e sostenibili al fertilizzante sintetico per andare a nutrire un giardino biologico. Ad esempio, si può utilizzare il compost, il quale viene prodotto dalla decomposizione di rifiuti organici domestici e da giardino e si tratta di una fonte eccellente di humus nutrienti naturali. Esso aiuta a migliorare la struttura del terreno aumentando la ritenzione idrica.

Si può optare anche per il legame ben maturo, il quale risulta essere un fertilizzante naturale ricco e bilanciato molto utile per gli ortaggi e le piante da frutto. Si possono usare anche dei concimi organici vegetali come ad esempio la farina di alghe, la cornunghia, la borlanda o panelli vegetali.

A seguire si può utilizzare anche il macero di ortiche, ovvero di preparati liquidi che si ottengono per fermentazione delle erbe spontanee e contengono azoto naturale che va a stimolare la crescita delle piante hanno anche a rafforzare le difese. Si può optare anche per la rotazione colturali, dato che andare a coltivare delle piante diverse va a arricchire il suolo di azoto.

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