
L’estate è un periodo ideale per il giardinaggio ma bisogna fare sempre molte attenzione alle alte temperature e all’umidità che possono andare a favorire la comparsa di problemi fastidiosi, come ad esempio la muffa sui vasi delle vostre piante. Si tratta di un fenomeno particolarmente comune, soprattutto nei contenitori in terracotta o in plastica.
Come eliminare la muffa
Anche se la muffa può sembrare in effetti, solo un fastidio estetico in realtà non è così, dato che può andare a compromettere la salute della pianta andando quindi ad ostacolare la traspirazione del terreno e creando un ambiente favorevole alla proliferazione dei funghi nocivi. Fortunatamente però esistono dei rimedi naturali, efficaci e sicuri per andare ad eliminarla.

In questo modo, non si dovrà ricorrere per forza a dei prodotti chimici aggressivi che potrebbero andare a danneggiare la pianta stessa. Ad esempio, si può utilizzare il bicarbonato di sodio, uno dei metodi più semplici ed efficaci per andare a combattere la muffa grazie soprattutto alle sue proprietà antifungine e disinfettanti.
Mescolate quindi un cucchiaio di bicarbonato con 1 l di acqua tiepida e aggiungete anche qualche goccia di sapone di Marsiglia li liquido. Andate poi a versare questa soluzione in uno spruzzino e vaporizzate direttamente sulla zona colpita della muffa endo quest’operazione ogni tre giorni fino alla scomparsa della muffa.
Quale prodotto utilizzare per eliminare la muffa
Oltre al bicarbonato di sodio, molto utile è sicuramente l’aceto bianco, il quale risulta essere un potente antimuffa naturale, in grado di andare ad eliminare rapidamente le colonie fungine. Ovviamente però bisogna fare attenzione al suo utilizzo così da non andare ad alterare il pH del terreno in modo eccessivo.

Andate quindi a diluire una parte di aceto bianco in due parti di acqua e pulite l’esterno del vaso con una spugna imbevuta della soluzione. Se però la muffa è sul terriccio andate ad applicare questa miscela con molta moderazione, essa infatti deve essere applicata solo sulle piccole aree infette andando quindi ad evitare il contatto diretto con le radici.
L’aceto bianco è particolarmente utile soprattutto per i vasi in terracotta che tendono ad assorbire l’umidità andando quindi a creare un ambiente favorevole alla muffa.ovviamente però bisogna fare molta attenzione all’utilizzo di questo prodotto, dato che esso risulta essere abbastanza aggressivo e potrebbe danneggiare il terreno stesso o anche la pianta.
Cosa fare per ridurre la muffa?
Oltre ai medi curativi è fondamentale anche agire sulle cause che possono andare a favorire la formazione della muffa, come ad esempio l’eccesso di umidità e anche la scarsa ventilazione. Innanzitutto vi consigliamo di evitare di annaffiare troppo frequentemente andando quindi a controllare prima il terreno che sia asciutto prima di dare altra acqua.

Spostate i vasi in una zona ben ventilata, andando ad evitare gli angoli umidi e senza circolazione dell’aria e utilizzate dei sottovasi solo se necessari, i quali devono essere svuotati regolarmente per andare ad evitare i ristagni.esponete questi vasi al sole del mattino, così da far asciugare il terreno senza surriscaldarlo.
Inoltre, vi consigliamo di rinvasare le vostre piante andando ad aggiungere del materiale drenante, come ad esempio l’argilla espansa, la pomice o anche la sabbia. Infatti questi prodotti vanno a favorire la circolazione dell’aria nel terriccio andando quindi ad evitare la formazione della muffa stessa, così da non causare alcun problema.
Come intervenire
In alternativa al bicarbonato di sodio o all’aceto si può utilizzare anche la cannella, la quale oltre ad essere un’ottimo aroma in cucina e anche un antifungino naturale molto efficace per le piante. Questo prodotto può essere utilizzato direttamente sul terriccio per andare a combattere le muffe, i funghi e anche i parassiti del suolo.

Andate quindi a spolverare mezzo cucchiaio di di cannella in polvere sulla superficie del terreno, proprio dove notate la muffa bianca o le zone umide. Lasciate agire per qualche giorno e asciugate la zona andando quindi ad inibire la crescita dei microrganismi patogeni. Si può utilizzare anche il carbone attivo, il quale è noto per le sue proprietà assorbenti.
Il carbonio attivo è molto utilizzato per andare a purificare il substrato e prevenire i ristagni o le muffe. Può essere anche utilizzato nei rinvasi o anche semplicemente come trattamento correttivo. Andate quindi a ridurre in polvere il carbone attivo e mescolate due cucchiaini nel primo strato di terra o si può posizionare anche sul fondo del vaso.