Come realizzare candele naturali profumate per serate all’aperto senza insetti

Le candele profumate mantengono una enorme diffusione in numerose situazioni differenti, impiegate per sviluppare ovviamente luce ma anche per costituire una forma di atmosfera, il mercato è ricco di ogni forma, dimensione ed ovviamente “aroma”. Ma è anche possibile realizzarle “in proprio”, sfruttando ingredienti completamente naturali e per allontanare gli insetti negli ambienti esterni.

L’importanza della candela

Per millenni le candele hanno costituito, seppur in forme diverse rispetto a quelle moderne, una delle relativamente poche forme di oggetti in grado di allontanare l’oscurità. Il principio è infatti molto semplice, viene fatto ricorso all’utilizzo di specifici prodotti a lenta combustione come le cere, in questa viene innestato un elemento in grado di bruciare in maniera controllata.

Molte candele hanno una forma cilindrica o comunque allungata, così da durare più a lungo. E fino a pochi secoli fa l’impiego principale di elementi per la costituzione di candele era di origine animale, come ad esempio grasso di balena, oltre a cera d’api ma anche la paraffina.

Al giorno d’oggi le candele mantengono una buona diffusione ma questa è tendenzialmente più simbolica, rilassante, e magari improntata a funzioni religiose, che pratiche, essendo oramai l’elettricità ampiamente diffusa da tempo.
Comuni ed in aumento sono le candele rilassanti, che sviluppano oltre a luce, un aroma più o meno definito.

Candele “fai da te”: cosa occorre

La cera delle candele, che è il materiale che viene consumato, e dove viene innestato uno stoppino, lungo quanto l’intera candela, è il materiale di base, ma come accennato non esiste un solo modo per costituirla: sempre più comuni sono i materiali di origine vegetale, maggiormente sostenibili ma in grado di mantenere una buona durata.

Cere a base di soia o di api sono generalmente più comuni rispetto alla paraffina, che ha origini invece minerali (è composta da derivati del petrolio), indifferentemente dal materiale scelto, questo andrà miscelato in proporzioni abbastanza precise con degli oli essenziali a nostra scelta, in modo da sviluppare il tradizionale aroma, corrispondente al funzionamento.

Occorre ovviamente anche uno stoppino, che può essere realizzato in cotone intrecciato, ma anche altri materiali come legno, oppure carta. Possiamo provare vari “modelli” ricordando però di trovare un equilibrio tra le dimensioni e la capacità di bruciare non troppo velocemente (uno stoppino più spesso creerà più fumo rispetto ad uno sottile).

Procedimento

Per le candele profumate è molto più saggio fare ricorso a contenitori non particolarmente slanciati, quindi vasetti in vetro o in altri materiali resistenti al calore. In primo luogo lo stoppino va assicurato incollandolo con della colla a caldo, nella zona centrale, interna del contenitore scelto, per tenerlo dritto possiamo impiegare un bastoncino di legno o uno stecchino per spiedini.

Una volta scelta la tipologia di cera, che può differire come detto per costituzione ma anche colore e capacità di combustione (possiamo anche impiegare dello strutto da far sciogliere come per ogni altro tipo di cera a bagnomaria). Conviene impiegare anche per migliorare la capacità di combustione e la consistenza

Alcuni tipi di cera non necessitano dell’aggiunta di burro / olio per migliorare la consistenza, come ad esmepio quella di soia (che ha un costo però leggermente più alto). E’ sempre utile in ogni caso creare una sorta di stampo che servirà come base dove immettere la mistura formata da cera, burro/olio scelto oltre ovviamente all’olio essenziale.

Come profumarla

Gli oli essenziali in commercio sono numerosissimi, quindi la scelta è solo nostra, l’importante è però costituire una proporzione di almeno il 15 – 20 % di olio o burro di origine vegetale, alla costituzione, ed una compresa tra il 5 % ed il 15 % di olio essenziale.
Questo perchè alcuni aromi sono molto più “forti” di altri.

Naturalmente il colore dipende dal pigmento che viene ottenuto alla fine della miscelazione, esistono però dei coloranti per candele che sono innocui per l’ambiente e per la nostra respirazione. Meglio evitare quelli non specifici per candele che potrebbero rallentare oppure accellerare in modo eccessivo la combustione della stessa una volta accesa.

La mistura va ovviamente tenuta a bagnomaria fino al completo processo che permette agli ingredienti di amalgamarsi con cura. Una volta raggiunta una consistenza adatta, la mistura per la candela andrà versata nel vasetto, ovviamente lentamente così da non piegare lo stoppino. Per favorire l’asciugatura conviene tenere la candela “a riposo” per almeno un paio di giorni.

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