Ortensie: il metodo del vivaista per ottenere fiori spettacolari nel tuo giardino

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Popolari presso giardini, prati e serre le ortensie rallegrano e sono decisamente famose anche esteticamente grazie ai fiori colorati e dalla forma raggruppata tondeggiante, apprezzate anche per la buona resistenza alle malattie delle piante.
Se coltivare le ortensie non è così difficile, farle fiorire può essere complicato: quali consigli bisogna seguire per ottenere ottimi risultati?

Cosa sono le ortensie?

Si tratta di una famiglia molto vasta di piante dal comportamento arbustivo e mediamente adattivo al clima mite. La versione più conosciuta in Italia così come in altre nazioni è probabilmente la Hydrangea petiolaris, che ha un comportamento arbustivo, esistono però nelle quasi 100 tipologie di ortensie anche diverse che hanno un comportamento rampicante.

Alcune sono sempreverdi, altre tendono a sfiorire e cambiare fogliame a seconda della stagione, si tratta di piante che in buona condizione di salute sono mantenute anche a lungo per una condizione estetica. Quasi tutte le ortensie sono adattive, sia per il vaso, sia per la coltivazione in giardino, e per questo esistono esperti veri e propri.

In giardino la pianta può crescere anche oltre i due metri, tuttavia spesso per le piante da esterno sono disposte potature e cure particolari per mantenere una forma, generalmente abbastanza regolare, attraverso anche l’impiego di specifiche e misurate cure.
Una scarsa attenzione provoca vari elementi sgradevoli, uno su tutti la scarsa fioritura.

Come far fiorire l’ortensia

Alla base è necessario comprendere il fabbisogno nutrizionale delle ortensie che non è dissimile da altre piante simili. Se per quelle da vaso può andare bene un terriccio generico equilibrato, per ottenere ottimi risultati bisogna scegliere un substrato ricco di azoto ed altri elementi come minerali, ad esempio ferro, potassio e simili.

La concimazione è fondamentale, possiamo fare ricorso al momento della semina o dell’innesto allo stallatico oppure al compost formato da letame, da innestare. Le ortensie crescono in terreni diversificati ed il colore dei fiori cambia a seconda del livello di acidità in termini di pH del suolo: mediamente il valore ideale è compreso tra 4 e 5,5.

La fioritura è associata alle temperature abbastanza elevate e costanti, ma è bene ricordare che nel primo anno di vita una ortensia non resisterà a lungo sotto il sole cocente, per questo conviene proteggerla almeno parzialmente durante i periodi di clima più estremo, come ad esempio inverno ed estate. Una volta adulta, la pianta diventa abbastanza resistente da essere quasi autosufficiente.

Irrigazione

Per garantire una buona salute ed una fioritura adeguata, le ortensie necessitano di acqua in buona quantità e frequenza. Maggiormente il terreno risulta essere drenante, quindi ricco di elementi inerti (come sabbia, torba, ghiaia), e più è consigliabile fare ricorso ad irrigazioni piuttosto abbondanti che frequenti, naturalmente più costanti durante il periodo della crescita dei fiori.

Questa inizia quindi intorno alla primavera, e perdura potenzialmente anche fino alla metà di settembre o anche ottobre, in caso di clima favorevole, prima di questo periodo può essere utile fare ricorso ad un concime specifico a lento rilascio in modo da durare per vari mesi, che è indispensabile all’ortensia per mantenere una buona fioritura.

Come accennato, non tutte le ortensie sono decidue, ovvero non tutte perdono fiori e foglie con il sopraggiungere dell’autunno ed inverno: per questo motivo risulta essere ancora più importante rinnovare la pianta con una potatura da effettuare subito dopo la fioritura (e non durante, elemento che può essere dannoso).

Durante l’inverno

In caso di inverni molto rigidi, è utile fornire alla pianta una sorta di protezione, partendo dal terreno. Con rami puliti e foglie secche ma anche altri elementi specifici da giardinaggio, conviene “pacciamare” ovvero disporre elementi in tutta la porzione del terreno circostante alla presenza delle orchidee, così da evitare la presenza di gelo e per preservare l’umidità.

L’eliminazione di rami e fiori secchi è fondamentale anche per ridurre la presenza di malattie e parassiti, che comunque sono potenzialmente molto pericolosi e che vanno ad impattare molto negativamente sulla salute di una pianta. In inverno le irrigazioni devono essere meno frequenti ma non troppo scarse in termini quantitativi.

Il miglior posizionamento delle ortensie in giardino è tendenzialmente ad est, in questo modo durante le prime ore della giornata potranno avere la possibilità di ricevere una buona quantità di ore di sole non troppo “violento” ma saranno anche potenzialmente più riparate nei confronti dei venti e dalla pioggia più fastidiosa.

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