
Anche se il rosmarino è una fra le piante aromatiche più resistenti e semplice da curare, è importante adottare alcuni particolari accorgimenti, specie durante la potatura, altrimenti si rischia di rovinarla. Un intervento sbagliato potrebbe condizionare la sua crescita e la produzione delle foglie: dal periodo più indicato al taglio: scopriamo, passo dopo passo, come potare correttamente il rosmarino.
Cespugli di rosmarino: ecco come potarli
La potatura del rosmarno può essere fatta una volta che si è conclusa l’estate, i primi giorni dell’autunno, quando è terminata la fioritura, oppure fra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. La scelta del moment dipenderà dalle caratteristiche climatiche del luogo: quel che conta sarà aspettare che siano finite le ultime gelate invernali e non intervenire mentre il rosmarino produce i suoi fiori.

Troppe volte le persone staccano dei rametti di rosmarino per usarli in cucina, senza rendersi conto che già quest’azione è una forma di potatura che influenzerà inevitabilmente lo sviluppo futuro della pianta. Per questa ragione, è importante imparare a raccogliere i rametti in maniera corretta, per evitare di rovinare il rosmarino.
Mai tagliare i rami laterali, perché non ricresceranno più. È importante tagliare i piccoli rami freschi che si sviluppano in alto, possibilmente usando una forbice adatta. Potare cespugli di rosmarino non è difficile, anche per chi è alle prime armi: il primo passo da compiere è sempre quello di osservare l panta nel suo insieme, individuare le parti secche e malate.
Potatura del rosmarino: passaggi principali
Come prima cosa è essenziale imparare a osservare la pianta per farsi un’idea chiara di dove intervenire. Poi, si potrà procedere con la rimozione di tutte le parti avvizzite, secche e malate. La portata dell’operazione dipenderà in gran parte da quanto tempo è trascorso dall’ultima volta in cui il rosmarino è stato sfoltito.

Per questo motivo, suggeriamo di operare una potatura regolare in modo tale da dover solamente spuntare la pianta e non intervenire pesantemente con i tagli. I rami di rsmarno vanno tagliati un terzo della loro lunghezza, e non di più; un errore comune, da non commettere, è quello di lasciare il ronco spglio, privo delle parti verdi, perché non potrebbe riprodurle.
La potatura del rosmarino deve avere lo scopo di limitarne e guidarne la crescita, perciò non dovrebbe mai essere troppo invasiva. L’altezza dei rami va contenuta attraverso dei tgli precis, puliti, facendo molta attenzione a non sfilacciarli o tirarli troppo, altriment si correrebbe il rischo di provocare dello stress alla pianta.
Potare il rosmarno: alcuni consigli utili
Potare il rosmarimo non è affatto difficile, come abbiamo visto, basta non esagerare nei tagli. Tagliare appena i rametti più alti stimola la produzione di nuove parti verdi. L’ideale sarebbe potare la pianta con forbici specifiche per il giardinaggio, così da ottenere dei tagli puliti e netti. Meglio tagliare rami in obliquo, in modo tale da evitare la formazione di pericolosi ristagni idrici.

Ricapitolando, una potatura corretta ed effcace del rosmarino si effettua seguendo tre semplici passaggi: osserva la pianta nel suo insieme; rimuovi ogni parte secca o malata; spunta le cime del rosmarino e lasca i rami integri. Se lo farai regolarmente, non avrai bisogno di eseguire operazioni più invasive nei mesi successivi.
Non sottvalutare l’importanza di una potatura corretta, ritenendo il rosmarino una pianta fin troppo adattabile. Il rosmarino produce dei rami inizialmente teneri che tendono, nel tempo, a lignificare, a diventare cioè più duri e legnosi. Ecco perché è di cruciale importanza tagliarli usando forbici indicate per la potatura, e non improvvisando con forbici normali.
Perché potare il rosmarino?
Come abbiamo gà accennato nelle righe precedenti, il romsarino va potato per contenere le sue dimensioni e stimolare la sua attività vegetativa. I motivi per cui potare questa pianta possono essere diversi. La potatura può servire per produrre talee e qundi ottenere nuove piantine da coltivare. In questo caso dovrai recuperare un piccolo ramo di 10/12 cm durante la fioritura della pianta.

Una volta tagliato il rametto, dovrai privarlo di tutte le foglie, fatta eccezione di quelle sulla punta; poi, potrai piantare il ramo facendo molta attenzione a non interrare la parte alta e aspettare che a poco a poco si svluppi una nuova pianta. Il rosmarino può essere potato anche per essicarlo e conservarlo in cucina.
La sua essiccatura è molto semplice: ti basterà procurarti alcuni rametti da appendere in un posto riparato e arieggiato per almeno 15 giorni. Dopodiché, potrai raccogliere tutte le foglie e tenerle da parte in un piccolo contentore adatto da collocare in cucina, pronto all’uso. Coi i rami del rosmarno è possibile anche realizzare un olio aromatizzato da usare per condire alcune pietanze.