
Coltivare la valeriana nell’orto è sicuramente un’ottima scelta per le persone che desiderano un’insalata foglia tenera, delicata e resistenti al freddo. Si tratta di una pianta rustica e facile da coltivare per gli orti autunnali invernali ma in realtà, può essere seminata anche in primavera. Andiamo quindi a scoprire di più su questa pianta.
Caratteristiche della valeriana
La valeriana locusta è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Caprifoliaceae e non va confusa con la valeriana officina, nota anche per le sue proprietà sedative. La varietà coltivata come ortaggio forma delle rosette di foglie ovali, piccole e carnose che presentano un sapore dolce e gradevole. Si può mangiare in tantissimi modi differenti.

Infatti, può essere consumata cruda, soprattutto nelle insalate miste e viene apprezzata anche per la sua tenerezza. Si tratta di una pianta annuale che tollera molto bene le basse temperature e cresce rapidamente, rendendo quindi questa pianta ideale per la coltivazione fuori stagione soprattutto tra l’autunno e l’inizio della primavera.
Ha sicuramente un gusto molto gradevole ed è ricca di vitamine, minerali e proprietà benefiche per il nostro corpo. Quindi in questa guida andremo ad approfondire tutte le fasi della coltivazione della valeriana, ovvero dal momento ideale per la semina fino alla raccolta e anche andremo a vedere la gestione di eventuali parassiti e malattie.
Di cosa ha bisogno
La valeriana predilige un clima temperato e fresco, infatti è una delle poche verdure a foglia che resiste molto bene al gelo e nei mesi freddi si sviluppa molto di più il suo sapore. La temperatura ideale per la crescita ma non dai cinque ai 18 °C. Infatti questa pianta ama le posizioni soleggiate o anche a mezz’ombra.

Durante l’inverno, se questa pianta viene coltivata in delle zone molto fredde è opportuno andarla a proteggerla con un tunnel o una copertura in tessuto non tessuto. Il terreno migliore per la valeriana è morbido, ben drenato, ricco di humus e anche con un pH neutro o leggermente alcalino. andate quindi ad evitare dei soli troppo argillosi o compatti.
Infatti, questi terreni vanno a trattenere l’acqua in eccesso e possono causare dei marciume. Prima della semina, andate a lavorare molto bene in profondità il terreno e arricchite con dell’humus del lombrico. Andate ad evitare dei concimi troppo azotati che favoriscono lo sviluppo eccessivo delle foglie ma peggiorano il sapore e l’esistenza.
Quando e come effettuare la semina
La valeriana si semina direttamente a dimora senza quindi necessità di trapianto. Può essere seminata in autunno, quindi tra settembre e ottobre per avere dei raccolti invernali oppure alla fine dell’inverno e inizio primavera, ovvero da febbraio ad aprile per de raccolti primaverili, ovviamente a seconda delle esigenze che si hanno.

Andate quindi a preparare dei solchi poco profondi e seminate a spaglio o a file distanti 20 cm. Coprite poi leggermente i semi con del terriccio fine e innaffiate delicatamente con uno spruzzatore o un annaffiatore a pioggia. La germinazione avviene in circa 15 giorni, in base ovviamente alla temperatura. Una volta nate le piantine, con la prima semina potresti andare a diradare lasciando uno spazio di 8 cm tra le piante.
La valeriana è sicuramente molto facile da gestire, ma in ogni caso per ottenere una buona coltivazione e raccolta è importante seguire delle piccole regole sull’irrigazione, sulla sarchiatura e sulla cura della pianta stessa. Andiamo quindi a vedere come prenderci cura di questa pianta per ottenere un buon raccolto, prosperoso e sicuramente saporito.
Come curare la valeriana
La valeriana, come stavamo dicendo ha poche esigenze, ma comunque bisogna rispettare alcune sue caratteristiche per ottenere un raccolto di qualità. Innanzitutto, per quanto riguarda l’irrigazione, il terreno deve essere mantenuto sempre umido ma mai inzuppato. In estate, quindi andate ad innaffiare regolarmente in modo tale da evitare che le piante vadano i stressi idrico.

Andate poi a rimuovere regolarmente le erbacce che vanno a competere per l’acqua e nutrienti e nei mesi più freddi potete andare ad effettuare una pacciamatura con le foglie o la paglia per andare a proteggere le radici e contenere anche le infestanti. Se il terreno è stato ben preparato, non serve alcun concime in fase di crescita.
Al massimo si può aggiungere un po’ di compost liquido ogni 15 giorni. La raccolta della valeriana può iniziare circa 30 o 50 giorni dopo la semina quando le foglie avranno raggiunto una buona dimensione ma risultino ancora tenere. Il raccolto può essere conservato in frigo per alcuni giorni, ma è preferibile consumarlo fresco.