Attenzione ai semi vecchi: potrebbero non germogliare più

La conservazione dei semi è una pratica comune in agricoltura e giardinaggio ma è importante sapere che i semi, con il passare del tempo, possono perdere la loro vitalità e la capacità di germinare. Questo fatto può compromettere in modo significativo la semina e la riuscita delle coltivazioni. quindi è importante fare attenzione ai semi vecchi.

La vitalità dei semi

I semi sono organismi viventi in stato di quiescenza e sono capaci di germinare quando trovano le condizioni ideali. Tuttavia, la loro capacità di germinare, cioè la loro vitalità, diminuisce il trascorrere del tempo. Questa durata varia in base alle specie. Ad esempio, i semi di cipolla perdono da vitalità dopo circa un anno, quelli di lattuga dopo ben sei anni. La durata dipende anche dalle condizioni di conservazione.

La perdita di vitalità è un processo naturale legato all’invecchiamento dei semi. Con il passare del tempo si verificano danni cellulari, l’accumulo di radicali liberi, il deterioramento del DNA che compromettono la capacità del seme di germinare. Dunque, per la maggior parte delle specie coltivate, si consiglia di usare semi freschi.

La vitalità dei semi può essere determinata attraverso i test di germinazione. Si semina un campione di semi in condizioni controllate e si osserva la percentuale di germinazione. Questo permette di valutare se i semi sono ancora utilizzabili o se è necessario sostituirli con semi nuovi. Una percentuale di germinazione inferiore al 50% indica che i semi hanno perduto gran parte della vitalità.

La conservazione dei semi

Per preservare la vitalità dei semi nel tempo è fondamentale adottare pratiche di conservazioni ottimali. I semi devono essere conservati in ambienti freschi, asciutti e bui. La temperatura ideale di conservazione si aggira intorno ai 5 gradi centigradi, mentre l’umidità deve essere bassa per evitare muffe e la germinazione prematura.

Un metodo efficace consiste nel conservare i semi in barattoli di vetro con chiusura a tenuta assieme a un agente essiccante come il gel di silice per assorbire l’umidità residua. E’ importante etichettare correttamente i barattoli con la data di raccolta o di acquisto dei semi, in modo da utilizzare i semi in ordine di età.

Questo metodo dell’etichettatura per data consente quindi di utilizzare per primi i semi più vecchi, in modo da prevenire la perdita totale della vitalità. Infine, si consiglia di evitare sbalzi di temperatura e di umidità durante il periodo di conservazione perché gli stress termici accelerano il deterioramento dei semi.

I test di germinazione

Prima di usare i semi conservati per lungo tempo, è possibile effettuare un test di germinazione per valutare la loro vitalità. Questo test consiste nel seminare un campione di semi tra due strati di carta assorbente umida, mantenuti a una temperatura costante intorno ai 20-25 gradi e in un ambiente buio.

Dopo un periodo variabile, che dipende dalla specie, si può osservare la percentuale del campione che ha germinato, indicando così il loro gradi di vitalità. Se il tasso di germinazione è inferiore al 50% si raccomanda di non usare quei semi per la semina perché la probabilità di ottenere piante sane e vigorose è bassa.

Se il tasso di germinazione varia tra il 50% e l’80% si consiglia di seminare in modo più denso e fitto per compensare la parziale perdita di vitalità. Se il tasso di germinazione è superiore all’80%, i semi sono ancora in buone condizioni e possono essere utilizzati in modo normale.

Per concludere

La conservazione dei semi richiede attenzioni e cure per garantire la loro vitalità nel tempo. Per vitalità si intende la capacità di germinare nel modo ottimale e dare vita a piante sane e robuste. E’ dunque essenziale comprendere che i semi non sono eterni ma hanno una durata di vitalità.

Questa durata della vitalità dei semi dipende da alcuni fattori come la specie vegetale e le condizioni di conservazione. In linea generale, la capacità di germinare dei semi diminuisce con l’età e il trascorrere del tempo, ma anche le cattive condizioni di conservazione possono accelerare il processo di degradamento dei semi.

Infatti, i semi da coltivare devono essere mantenuti in ambienti freschi, asciutti e bui, all’interno di barattoli di vetro chiusi assieme a un agente essicante, a una temperatura costante di 5 gradi, evitando gli sbalzi di temperatura e di umidità. In questo modo sarà possibile mantenere la loro vitalità e avere semi che daranno vita a piante sane e vigorose.

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