Attenzione agli sbalzi di temperatura: possono bloccare la crescita delle piante

Gli sbalzi di temperatura non danno fastidio solo a chi esce di casa vestito troppo leggero o troppo pesante. Anche le piante li soffrono, e parecchio. Quando la temperatura cambia di colpo, magari caldo di giorno e freddo di notte, fanno fatica a tenere il passo. Alcune riescono ad adattarsi, ma altre si bloccano del tutto. Restano lì come sospese, senza più crescere.

Perché gli sbalzi di temperatura fanno male alle piante

Le piante non hanno il lusso di potersi spostare in cerca di un clima più stabile. Rimangono lì dove le si è messe, esposte a correnti d’aria, al gelo improvviso ricchi di calore. Se da un lato certe specie più rustiche riescono a cavarsela, molte altre soffrono parecchio. Questo vale sia per quelle in giardino sia per quelle sul balcone o dentro casa.

Il freddo improvviso le colpisce in pieno. Le foglie si piegano, diventano molli, a volte sembrano proprio bruciate, ma dal gelo. Non è solo brutto da vedere: significa che il danno è profondo. Anche il caldo, quando arriva troppo in fretta, le mette in crisi. L’acqua evapora in fretta, le foglie si seccano ai bordi, i fiori diventano fragili. A volte tutto sembra a posto, ma dopo qualche giorno si vede che qualcosa non va.

Gli sbalzi non si limitano a rovinare l’aspetto. Agiscono anche dentro la pianta, alterando i suoi meccanismi vitali. Le funzioni come la fotosintesi, la respirazione e l’assorbimento di acqua e nutrienti, rallentano o si inceppano. In pratica, la pianta va in tilt. Cresce meno, assorbe peggio, si ammala con più facilità appunto alcune si fermano per giorni, altre non si riprendono affatto.

Posizione e protezione delle piante

Uno dei problemi più fastidiosi è che questi cambi di temperatura spesso coincidono con l’arrivo di funghi o insetti. Una pianta stressata meno difese naturali e diventa una preda facile. Le foglie già danneggiate sono più vulnerabili, e in poco tempo si possono perdere intere porzioni di raccolto o vasi curati da mesi. Tutto questo senza aver fatto niente di sbagliato.

Molto dipende da dove si mettono le piante. Alcuni posti, come i davanzali esposti al sole diretto o le zone ventose del terrazzo, possono avere sbalzi termici notevoli. Di giorno può fare caldissimo, e poi la notte scendere di botto. Meglio scegliere luoghi più riparati, dove il clima rimane abbastanza stabile. Anche piccole differenze aiutano a ridurre il rischio.

Una buona abitudine è proteggere le piante con coperture leggere. I teli di tessuto non tessuto, per esempio, schermano dal freddo eccessivo e dal sole troppo forte. Non servono soluzioni complicate: anche uno straccio, un cartone o un vecchio lenzuolo o possono salvare la situazione in una notte fredda. L’importante è ricordarsi di toglierli quando la temperatura torna nella norma.

Pacciamatura e irrigazione

La pacciamatura è un altro sistema pratico. Stendere uno strato di foglie secche, corteccia o paglia attorno alla base delle piante aiuta a mantenere costante la temperatura del suolo. In più, trattiene l’umidità e protegge le radici. Anche nei vasi si può usare qualcosa di simile, magari con materiali più piccoli, come corteccia fine o ghiaia.

L’irrigazione va adattata. Se fa molto caldo, l’acqua evapora più in fretta e le piante si disidratano. Ma se la temperatura scende bruscamente e il terreno resta troppo bagnato, si rischia il marciume radicale. Bisogna osservare il terreno: se è ancora umido, meglio aspettare prima di dare altra acqua. A volte, bagnare meno è più utile che esagerare.

Chi tiene piante in casa deve fare attenzione ai colpi d’aria. Bastano pochi minuti di finestra aperta con 10 gradi fuori per creare uno sbalzo che può danneggiare le foglie più delicate. Anche i termosifoni accesi sotto il davanzale possono provocare un’aria troppo secca e calda. Meglio spostare le piante più sensibili in angoli più protetti, dove le condizioni restano stabili.

Una questione di attenzione ai dettagli

Le piante tropicali, spesso usate per arredare gli interni, sono tra le più sensibili. Non sono abituate a sbalzi di temperature sotto i 15 gradi. Anche solo aprire la finestra di sera può bastare a farle soffrire. Per loro, serve più attenzione. Se si nota un rallentamento nella crescita o foglie ingiallite, potrebbe essere proprio colpa di un colpo di freddo.

Nel periodo tra inverno e primavera, il rischio è maggiore. Le giornate sembrano più calde, ma basta una notte di vento o una gelata tardiva per fare danni. Anche se il sole scalda, il terreno può restare freddo. In questo periodo è utile aspettare prima di trapiantare all’aperto o di togliere le protezioni. Meglio andare con calma che dover ricominciare da capo.

Non serve stravolgere tutto per evitare danni. Basta un po’ di attenzione in più nei momenti critici. Chi coltiva piante da anni lo sa: a volte, prevenire un problema significa solo coprire un vaso per una notte o spostarlo all’ombra per un’ora. Non è questione di perfezione, ma di costanza. Anche le piante, come le persone, si adattano meglio se non vengono stressate troppo.

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