
Il caldo, come quello fornito dai raggi solari è essenziale per ogni forma di pianta ma come ogni altro elemento indispensabile deve essere ovviamente commisurato alla condizione e d’estate rischia di diventare qualcosa di a dir poco compromettente se non proprio totalmente negativo. L’ombreggiatura diventa quindi un fattore, ma come disporla adeguatamente?
L’elemento calore per le piante
Tutte le specie vegetali delle quali possiamo considerare effettivamente arrivate fino a noi grazie ad una buona capacità di evolversi nel corso del tempo anche dagli eccessi di calore. Naturalmente la luce solare ed una temperatura sufficientemente elevata è fondamentale per attivare i processi produttivi dalla principale crescita fino al mantenimento di una buona salute.

In particolare la luce solare è fondamentale il processo che è ancora oggi impossibile da eguagliare artificialmente, conosciuto come fotosintesi clorifilliana che garantisce sia la trasformazione da calore in energia oltre naturalmente a sviluppare l’elemento che permette lo scambio tra le piante e gli animali, esseri umani inclusi, di ossigeno ed anidride carbonica.
Naturalmente non tutte le piante presentano la stessa soglia di tolleranza nei confronti del calore e sole prolungato: le succulente ad esempio sono mediamente più resistenti ma in quasi tutti i casi il sole diretto , troppo a lungo ed in maniera estremamente sviluppata è problematico per le specie vegetali maggiormente comuni. Per questo può essere essenziale adeguare l’ombreggiatura.
Troppa luce e calore: cosa accade alle piante
Come ogni elemento estremo, anche il troppo calore provoca l’arresto o il rallentamento iniziale del processo metabolico e porta nel lungo periodo una degradazione anche estetica, ad esempio foglie gialle e strutture radicali secche, specialmente per le categorie di vegetali che sono mediamente più delicate. La “difesa” contro il calore forte rallenta di molto la crescita di una pianta.

Naturalmente questo porta alla stessa una maggior difficoltà nel reagire nei confronti di altri elementi come ad esempio le malattie ed i parassiti. Oltre a questo il calore in eccesso provoca una continua necessità in aumento di altri elementi come l’acqua: umidità e luce aumentano nella loro condizione di fabbisogno proprio durante i mesi più torridi.
Se in estate molte specie sono più attive e prolifiche, aumenta anche la necessità di porre la giusta attenzione perchè ogni ambiente estremo può essere deficitario se non letale, anche la troppa luce, questa deve essere in grado di arrivare su buona parte della struttura vegetale ma non in modo aggressivo.
La giusta quantità di luce ed ombra
Una vasta selezione di piante abituate al clima mediterraneo viene identificata come necessitante di almeno 3-5 ore di luce al giorno meglio ancora se si tratta di ambiente illuminato dalla luce solare, senza che questa diventi troppo intensa nel lungo periodo, condizione che diventa problematica anche in estate con le giornate che sono ovviamente più lunghe.

Eccezion fatta per le specie succulente, la condizione migliore per le piante da esterno prevede quindi una esposizione non direttamente alla luce solare, può essere utile posizionare dei teli ombreggianti che filtrano la forza dei raggi solari, oppure delle particolari tende adattate a “parasole” parziale, quindi non riducendo le ore di sole ma regolandone l’intensità.
Va ricordato che anche le migliori lampade a LED come quelle utilizzate all’interno di serre ed altri impianti a crescita controllata sono in grado senza dubbio utili in caso di mancanza di luce solare ma non sono comunque paragonabili per efficacia e potenzialità effettiva nel lungo periodo, anche meno impattanti della luce solare filtrata.
Misure da adottare in estate
Cosa c’è da ricordare quindi nei mesi estivi? Mediamente è utile verificare più spesso lo stato di salute della pianta o delle piante di cui disponiamo, magari, se abbiamo la possibilità, di spostarle presso luoghi non costantemente battuti dal sole (per le piante casalinghe conviene scegliere una posizione prevalentemente verso nord).

Con il caldo in aumento è anche importante ricordare di non provocare una sorta di shock termico con l’irrigazione, meglio quindi propendere per acqua a temperatura ambiente o leggermente tiepida, invece di una direttamente fredda, in corrispondenza di un ambito decisamente più torrido, così come valutare l’impiego di pacciamatura.
La pacciamatura infatti è utile in inverno per proteggere il terreno ed i vegetali dalle gelate ma in condizioni di scarsa umidità serve anche per preservarne la presenza nel lungo periodo, in particolare dopo una buona irrigazione. La migliore per l’estate è quella ottenibile con elementi come corteccia di albero oppure appositi teli.