Come creare un’aiuola per le api: le piante mellifere migliori

Avere uno spazio all’aperto di cui godere quando iniziano le belle giornate è molto piacevole così come è bello poter ammirare farfalle e colibrì svolazzare fra piante e fiori. Tuttavia, anche se spaventano, pure le api fanno bene all’Ecosistema. Ecco allora come creare un’aiuola per questi insetti con le piante mellifere migliori.

Le migliori piante mellifere

Le api sono degli insetti indispensabili per l’ecosistema: infatti senza di loro non si ha l’impollinazione e di conseguenza non si avrebbero i frutti di cui ci cibiamo noi esseri umani. Per sostenerle, possiamo impegnarci nella coltivazione delle cosiddette piante mellifere, quelle che attirano le api. Ce ne sono almeno 10 specie.

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L’Achillea è una pianta erbacea perenne che dona dei bei fiori da maggio ad agosto. Si può coltivare in giardino in vaso e può essere esposta sia al sole sia a mezz’ombra. Non è una pianta che richiede molte cure perché in giardino va innaffiata solo il primo anno, in primavera e in estate.

Poi c’è la borragine che è un’altra pianta mellifera perenne che dona fiori da aprile a luglio e necessita di un terriccio ben drenato e ricco. Si può mettere al sole e va annaffiata poco per evitare i ristagni di acqua. Ma ci sono altre piante mellifere che attirano le api.

Altre piante mellifere che attirano le api

Oltre all’Achillea e alla Borragine, ci sono altre piante mellifere che attirano le api come la Buddleia, che in realtà è un arbusto caducifoglio che fiorisce da maggio ad agosto e i suoi fiori attraggono le api. Può stare al sole e va annaffiata solo quando il terreno non è più umido.

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in autunno e in primavera bisognerebbe invece concimarla. Poi c’è il corbezzolo, che è un arbusto sempreverde che dona fiori e frutti da maggio ad ottobre. Il terriccio in cui va posta deve essere ben drenato e può stare al sole. L’Echinacea è un’altra pianta mellifera che attira le api con i suoi fiori.

Si caratterizza per fiori simili a delle Margherite perenni con grandi fiori e si adatta a zone fresche, anche se può stare sia al sole che a mezz’ombra. Va concimata 2 volte all’anno e nel primo anno in terra va annaffiata una sola volta, nel primo anno (in vaso invece va annaffiata sempre).

Altre piante mellifere per attirare le api

Le api sono attratte da altre bellissime piante che si possono mettere nel proprio giardino: un esempio è il fiordaliso, che è una pianta erbacea perenno che fiorisce tra maggio e luglio. Può essere posizionata al sole o a mezz’ombra in ogni tipo di terreno. In vaso va annaffiata una sola volta.

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La lavanda è una pianta molto profumata che dona dei bellissimi fiori lilla da giugno ad agosto e sul quale si possono scorgere spesso delle api. Ha bisogno di un terreno leggero e sabbioso e di poco concime. Il terreno deve però essere ben drenato, anche se richiede poco acqua sia in vaso che in giardino.

Si passa alla menta, che è un’erba aromatica molto usata in cucina per dare sapore alle proprie pietanze e che dona fiori tra giugno e settembre. A differenza della lavanda, necessita di molta acqua, soprattutto in vaso e di un terreno fresco e umido. Ma ci sono ancora altre piante mellifere che bisogna conoscere.

Le ultime due piante mellifere che attirano le api

Ci sono altre due piante mellifere che meritano di essere conosciute: la prima è una pianta aromatica molto usata in cucina, cioè il rosmarino. Questa cresce in un terreno fertile, leggero e ben drenato e può stare al sole e va annaffiata solo in vaso. I suoi fiori, che fioriscono da marzo a maggio, attirano le api.

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Infine c’è il sedum, che è una pianta succulenta che dona fiori tra marzo e settembre. Si può posizionare al sole o a mezz’ombra sia in vaso che in giardino. In vaso non necessita di acqua o concime. Tutte queste sono delle bellissime piante che si possono tenere in giardino per attirare le api.

Si tratta delle piante mellifere che appunto vengono usate dalle api per l’impollinazione che è essenziale per darci i frutti di cui ci cibiamo. Per questo dovremmo sempre curarci delle api, non scacciandole o uccidendole perché sono degli esseri viventi essenziali per l’equilibrio del nostro Ecosistema, che è già molto provato.

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