
Il limone è un albero che può dare molte soddisfazioni, se coltivato alle giuste latitudini. Trattandosi di un agrume, ovviamente, teme molto le temperature rigide dell’inverno, ma ciò non significa che non possa sopravvivere rimanendo sano e forte fino alla bella stagione. L’importante è fornire la corretta protezione e cura.
Semina e crescita
In vaso o in pieno campo, partendo dal seme o da una pianta già avviata, il limone preferisce terreni che abbiano un PH più acido della norma. Le sostanze organiche, se abbondanti, consentono al limone di svilupparsi meglio secondo le sue potenzialità. No a terra argillosa o estremamente ricca di calcare.

La stagione ideale per piantare un limone, con una profondità di almeno 70 cm, è naturalmente la primavera, così che possa godere in pieno del sole estivo nelle settimane successive. Si può cominciare in vaso e proseguire in piena terra, ma ovviamente è importante che non vi siano filari troppo stretti fra loro.
L’eccessiva ombreggiatura e l’esigenza di nutrienti dal terreno, infatti, vanno bilanciate per dare al limone il modo di svilupparsi. Troppe piante, quindi, anche se di specie diverse, tolgono luce e sostanze al limone. I limoni vanno innaffiati con costanza e in modo abbondante, tenendo conto che fioriscono anche più volte durante l’anno.
Un copertura invernale
Quando l’inverno è foriero di gelate notturne e giornate rigide, il limone andrebbe spostato, se in vaso, sotto a una tettoia o comunque in un luogo più riparato. Qualora si sia già passati al terreno, invece, bisognerà coprirlo con tessuti leggeri e traspiranti per mantenere la temperatura ideale senza soffocarlo.

Esistono veri e propri cappucci per i limoni, da chiudere con una semplice coulisse, ideali per l’inverno. Si dovrebbe anche procedere con una buona pacciamatura per le radici. Si tratta di coprire il terreno con corteccia, foglie e altro materiale organico che può mantenere al caldo la base dell’albero.
Ciò diventa prioritario soprattutto se ci sono nevicate o temperature che ghiacciano il terreno, andando di svariati gradi sotto lo zero termico. In una visuale di protezione dal freddo e di fertilizzazione al contempo, si può aggiungere terriccio o sostanza organica pregna di acidi umici prima che sopraggiunga l’inverno.
E dopo l’inverno…
Se l’inverno passa senza problemi, in primavera la pianta di limone riprenderà vita come tutte, ma non esiste un calendario preciso. Se persino in marzo la zona è soggetta a gelate, il lavoro di protezione e copertura del limone va continuato fino a che la temperatura non si stabilizza definitivamente.

I limoni possono andare soggetti a malattie anche gravi, come la Tristeza, che sembra quasi più una patologia umana. In realtà, si tratta di un virus recente che, se attacca la pianta, porta a un defogliamento costante fino alla morte della stessa (da qui il nome, la pianta deperisce letteralmente).
Il virus è trasmesso dagli afidi e non resta che eliminare totalmente la pianta infestata disinfettando attrezzi e terra prima di riutilizzarli. Vi è poi il mal secco, che è un fungo da tenere strettamente sotto controllo con i prodotti adeguati. La soluzione è prediligere varietà resistenti, perché trattarla è piuttosto difficile e non sempre si riesce a salvare la pianta.
…la tavola.
I limoni si raccolgono in inverno oppure anche in autunno, anche se in quel caso si tratta di cosiddetti limoni verdolini. Ricchi di vitamina C come tutti gli agrumi, i limoni in cucina possono essere utilizzati quasi ovunque, dalla carne al pesce e persino in alcune ricette di primi piatti.

Un buon piatto di pasta tonno e limone rappresenta un primo rapido e sfizioso, mentre anche una composta di limone può arricchire la crostata di agrumi più originale di sempre. La scorza dei limoni non trattati, poi, è una costante in tutte le ricette dolci, ma anche per produrre il famoso limoncello.
Liquori e piatti salati a parte, con i limoni si possono creare granite, semifreddi, torte soffici e aromatiche e persino biscotti. Il limone di norma viene consumato anche in caso di disturbi intestinali per le sue proprietà astringenti, tuttavia la naturale componente acida può essere sconsigliata a chi soffre di reflusso o problemi gastrici.