Come potare le rose correttamente: il momento migliore

Il fiore tra i più amati e apprezzati ai quattro angoli del globo? La rosa, senza ombra di dubbio. Simbolo di amore e di passione, la rosa rappresenta uno dei doni più classici e mai banali da fare al proprio partner come simbolo del legame che si è creato. Non solo il fiore, ma tutta la pianta sono belle da vedere e possono arricchire il proprio giardino. Scopri quando potarla.

La botanica della pianta della rosa

Nell’ambito dello studio delle specie vegetali e della loro classificazione, la pianta comunemente chiamata rosa, viene inclusa, dal punto di vista botanico, in un genere molto ampio, contenente numerosissime specie (addirittura più di 250!), omonimo. Il genere Rosa fa parte della famiglia delle Rosaceae. Approfondiamo la questione, cercando di capire le varie caratteristiche.

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Colorazioni differenti che variano dal bianco al rosso, dal rossa al giallo, dall’arancio al rosa sono quelle che caratterizzano le numerose specie di rose. Anche la profumazione può variare: alcune tipologie presentano profumo delicato o addirittura assente mentre altre sono così profumate da essere percepite a distanza. Che dire, poi, del portamento?

Esistono rose rampicanti, altre tappezzanti e, ancora, arbustive. Al contrario, la presenza di spine lungo il fusto e i rami secondari e la presenza di foglie dal colore verde scuro e dal margine seghettato, di forma lanceolata sono caratteristiche comune a tutte le specie che, tuttavia, possono veder variare le dimensioni dei fiori.

Il ciclo vitale della rosa

Conoscere il ciclo vitale della pianta di cui si è interessati a prendersi cura è un aspetto importante per poter operare tramite gli appositi interventi colturali in maniera idonea e accurata. Nei vivai e nei centri specializzati, la rosa viene in genere riprodotta mediante l’utilizzo di talee o di innesti e coltivata in serra.

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Si tratta di una specie perenne che, quindi, può persistere più anni se curata al meglio. Durante il periodo invernale, la pianta tende a rallentare le sue funzioni metaboliche fino a entrare in una cera e propria fase di stasi vegetativa a cui segue, con l’arrivo della bella stagione, la crescita vegetativa.

Nel periodo primaverile, quindi, si verifica lo sviluppo e l’accrescimento del fusto, nonché la comparsa di nuovi germogli da cui si formeranno nuove foglie. Entro l’inizio dell’estate, si assiste in genere alla fioritura, ovvero alla comparsa delle note e amate rose. Essa può in alcuni casi prolungarsi fino all’autunno, per poi rallentare fino alla stasi invernale.

Le esigenze colturali della rosa

La rosa è una specie vegetale, di per sé abbastanza adattabile e robusta. Per questo motivo riesce a svilupparsi e a crescere in svariate condizioni di temperatura, illuminazione e suolo. Tuttavia, la pianta presenta un tallone d’Achille da non sottovalutare: la suscettibilità all’umidità. Non è raro, infatti, che la pianta tenda ad ammalarsi in ambienti umidi e ombreggiati.

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Agenti patogeni di vario tipo possono, infatti, attaccare con facilità le foglie per poi espandersi ai fiori, compromettendo anche in maniera grave e irreversibile la salute della pianta. E’ il caso del cosiddetto mal bianco od oidio. Le rose, infatti, amano le zone ben soleggiate e caratterizzate da luce diretta.

Il terreno ideale per il loro sviluppo è un suolo ben drenato, sciolto, leggermente acido e ricco in sostanza organica. Le innaffiature dovrebbero essere regolari e non eccessive. Attenzione! Sarebbe opportuno evitare di bagnare le foglie, riducendo il rischio di insorgenza di malattie. L’innaffiatura, quindi, dovrebbe essere effettuata direttamente alla base del fusto.

Quando potare le rose?

Le operazioni di potatura fanno parte del gruppo di interventi colturali che hanno lo scopo di favorire la produttività delle piante coltivate. Nel caso della rosa, la produzione riguarda la fioritura, ovvero la produzione di numerosi fiori in maniera ripetuta e prolungata. La potatura si effettua meccanicamente, mediante l’impiego di apposite forbici.

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Essa consiste, in pratica, nell’eliminazione meccanica di rami vecchi, scarsamente produttivi o di rami malati, in maniera tale che si possa ridurre il rischio che le malattie presenti possano espandersi alle altre parti della pianta, arrivando addirittura a farla seccare in maniera definitiva. Prima di effettuare la potatura, dovresti conoscere il periodo ideale in cui farla.

Il periodo migliore per effettuare le operazioni di potatura sembrerebbe essere variabile in base all’area in cui le piante della rosa si trovano: nelle zone a clima mite, la pianta può essere potata già nel periodo invernale, a gennaio o a febbraio; nelle zone fredde, invece, sarebbe meglio attendere i mesi primaverili di marzo o aprile.

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